Affiancamento familiare e vicinanza solidale
L’Affiancamento familiare nasce dalla volontà di promuovere una comunità solidale e rappresenta una forma di solidarietà tra famiglie che vivono in un medesimo territorio per sostenere nuclei familiari attraverso la solidarietà di altri nuclei o di singole persone in una logica di affiancamento e di condivisione delle risorse e delle opportunità. Si colloca all’interno del continuum delle diverse forme di accoglienza, tuttavia, trattandosi della promozione di un accompagnamento “naturale”, le risorse solidali vanno ricercate principalmente all’interno degli ambienti di vita della famiglia stessa, costruendo un percorso volto alla facilitazione dei processi di autonomia.
La solidarietà e l’aiuto reciproco tra famiglie, per sostenersi nei compiti di vita quotidiani, è sempre esistito in tutte le culture ed in tutti i tempi ed è importante diffondere la cultura della “normalità dell’essere aiutati”.
Quando una famiglia con bambini non possiede una rete naturale e vive un momento di difficoltà nella gestione della vita quotidiana, nello svolgimento di alcuni impegni relativi alla quotidianità siano essi organizzativi e/o educativi, l’obiettivo del Servizio sociale è quello di privilegiare la dimensione informale attraverso la creazione e/o il potenziamento di reti sociali che potranno continuare ad essere presenti nella vita della famiglia anche dopo la chiusura dell’intervento istituzionale.
Le risorse di affiancamento familiare vanno quindi individuate il più vicino possibile all’ambiente di vita della famiglia, e le persone che manifesteranno la propria volontà di divenire “Affiancatori Familiari” potranno svolgere ad esempio le seguenti azioni:
- Accompagnare il bambino nello svolgimento di alcune attività ed in alcuni compiti relativi ai
suoi bisogni di crescita e/o svolgimento di compiti scolatici;
- Accompagnare i bambini a scuola, post-scuola, attività ludiche/sportive;
- Affiancare i genitori nella vita quotidiana: affiancare i genitori nel disbrigo delle pratiche burocratiche, in attività ludiche e ricreative con il figlio prestando attenzione a non sostituirsi a loro ma a promuovere le loro capacità e risorse;
- Promuove l’integrazione della famiglia nella vita sociale del territorio di appartenenza- coinvolgimento del genitore e del figlio in momenti di incontro e attività nell’ambito del vicinato, di realtà associative, religiose, ricreative presenti nella comunità di appartenenza, gite fuori porta.
I candidati “Affiancatori familiari” potranno inviare una email a vicinanzasolidale@aspdeldeltaferrarese.it riferendo le proprie generalità e la propria disponibilità e chiedendo di essere inseriti nell’Albo dei volontari singoli, allegando il proprio documento. Non servono requisiti specifici, l’unico vincolo è dato dall’assenza di carichi penali pendenti per reati contro minorenni, in alternativa, se la persona che si vuole candidare non fosse pratica dell’utilizzo di email, può consegnare la propria candidatura al front-office della sede di Asp del Delta Ferrarese. La candidatura sarà raccolta dal servizio sociale minori che provvederà ad un contatto diretto per illustrare il progetto, le finalità, i bisogni e i benefici che potranno essere apportati alla collettività.
Successivamente quando un nucleo presenterà un bisogno che trova risposta nella banca dati dei volontari, verranno messi in contatto l’Affiancatore Familiare con il beneficiario del Servizio con una prima mediazione del servizio sociale e di famiglie affidatarie che fungono da tutor. Importante sottolineare che dopo questa mediazione i contatti avvengono tra volontario e utente in autonomia e questo rende l’esperienza dell’affiancamento familiare maggiormente positiva poiché direttamente attivata dalla famiglia e non imposta dai Servizi.
Una casa dove vivere in autonomia – il progetto di via Engels 17
La legge n. 112 del giugno 2016, meglio nota come “Dopo di Noi”, ha l’obiettivo di “favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità”.
Il Progetto di Via Engels si è per l’appunto ispirato alla normativa citata, ma nasce anche da un ripensamento dei bisogni delle persone fragili e delle loro famiglie.
A volte capita che basta il venir meno di un parente, che gli equilibri familiari saltano creando un concreto rischio di un ricovero in struttura per un ragazzo che magari ha sempre vissuto nella sua casa insieme ai genitori, così oltre alla perdita del proprio caro, si subisce l’allontanamento dagli spazi consueti di vita.
Negli ultimi 5/6 anni abbiamo raccolto bisogni “diversi” che ci hanno indirizzato a svolgere il nostro lavoro seguendo due priorità ben precise ovvero il Progetto di Vita e l’Autonomia.
La finalità del Progetto di Via Engels è proprio quella di creare la possibilità di avere una famiglia che non sia quella di origine, la possibilità di autodeterminarsi e di vivere in autonomia e conoscere altre persone per ampliare gli spazi di vita.
La scommessa di questo Progetto è molto grande, ovvero di far stare assieme 6 ragazzi con diversi caratteri, bisogni e abitudini; dover trovare un accordo con i compagni sugli aspetti della vita quotidiana non è scontato: dallo scegliere cosa mangiare, all’andare a fare la spesa, usare i soldi, orientarsi per la strada, pulire, fare il proprio letto, farsi la doccia, piegare gli indumenti, giocare insieme o ancora scegliere quale film vedere.
Parallelamente al Progetto di Vita Indipendente, vengono sviluppate progettualità per il mondo del lavoro in ambienti protetti con percorsi personalizzati di orientamento, attivazione di tirocini, monitoraggio e tutoraggio dell’esperienza con valutazione finale.
Questa casa è un luogo nel quale si sta il tempo necessario per prepararsi a “prendere il largo”, una palestra di vita dove poter acquisire competenze e sicurezze da reinvestire in luoghi di Vita Indipendente anche nel Dopo di Noi.
Il 21 settembre è la Giornata Mondiale dell’Alzheimer
In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, vogliamo condividere una storia che testimonia il significato profondo della cura quotidiana e della rete di servizi che, quotidianamente, con le nostre operatrici e i nostri operatori proviamo a mettere in campo per sostenere le persone anziane e le loro famiglie.
Anna (nome di fantasia) ha 82 anni e da tempo convive con una diagnosi di Alzheimer. La malattia ha progressivamente compromesso la sua memoria, il linguaggio, la capacità di riconoscere i volti, l’autonomia nei gesti quotidiani. In questo contesto, sul territorio ASP ha attivato il Progetto Merlino, un intervento innovativo che mira a contrastare la solitudine e a promuovere la socializzazione degli anziani attraverso un servizio educativo e domiciliare diffuso. Grazie all’intervento regolare di educatrici domiciliari, Anna ha potuto vivere, così, momenti di stimolazione cognitiva e relazione: passeggiate, letture, cura del sé, partecipazione a piccole attività nel quartiere. Ogni gesto è stato pensato in accordo con la figlia, con l’obiettivo di restituirle dignità, continuità e presenza.
Ma l’intervento non si è fermato lì: è stato riconosciuto anche il bisogno di sostegno emotivo della figlia, caregiver primaria, profondamente provata dalla malattia e dal cambiamento. Per lei è stato attivato un percorso psicologico dedicato, utile ad affrontare con maggiore consapevolezza la complessità del ruolo di cura. Questo approccio integrato – rivolto alla persona e alla famiglia – è una delle buone prassi che come ASP vogliamo promuove quotidianamente, per costruire risposte umane, competenti e condivise.
Oggi, a seguito del peggioramento delle condizioni cliniche, Anna è ospite di una CRA, dove prosegue il suo percorso in un ambiente protetto e accogliente. Durante una recente visita, ha riconosciuto l’assistente sociale con un sorriso e un gesto spontaneo di accoglienza, a braccia aperte. “La memoria ha ceduto il passo all’emozione – hanno raccontato gli operatori –. Perché l’affetto, quando è autentico, trova sempre la strada per tornare a casa”.
Quella di Anna è solo una delle tante storie che prendono forma grazie al lavoro delle professioniste e dei professionisti che danno vita ai nostri servizi. Ogni giorno, con passione e competenza, siamo al fianco delle persone e delle famiglie, per offrire cura, ascolto e presenza.
Ultimi articoli
Sulla pagina YouTube di Asp il video del Bilancio Sociale 2024
Il Bilancio Sociale è uno strumento fondamentale di trasparenza, rendicontazione e dialogo con il territorio. Per noi di ASP, tuttavia, non si tratta solo di adempiere a un obbligo normativo, ma di cogliere un’occasione per raccontare il senso profondo del nostro lavoro. Per questo abbiamo scelto di affiancare al documento ufficiale un video che mette al centro le persone, i valori, le relazioni che danno concretezza e significato ai dati.
I numeri non sono solo semplici indicatori di attività, ma l’espressione di un impegno quotidiano, multidisciplinare, costruito in rete con il territorio e per il territorio. Numeri che si fanno servizi, e servizi che generano valore sociale. Con questo video abbiamo voluto rappresentare la dimensione etica, motivazionale e umana del nostro lavoro, che integra quella amministrativa, gestionale e strategica. Uno strumento di riconoscimento e di valorizzazione quindi anche per tutte le persone che lavorano in Asp.
Rendicontare non significa solo informare, ma anche condividere una visione: quella di un welfare pubblico generativo, capace di evolvere, ascoltare e costruire risposte sostenibili e inclusive.
Guarda il video qui: https://www.youtube.com/watch?v=vUClD393fFQ
Ultimi articoli
Graduatoria definitiva delle selezioni per il Servizio Civile Regionale 2025 progetto “Generazioni di risorse”
E’ pubblicata la graduatoria definitiva delle selezioni per il Servizio Civile Regionale 2025 progetto “Generazioni di risorse” .
Per eventuali chiarimenti/ informazioni contattare Borgiani Cecilia 0533-728611
Ultimi articoli
Codigoro, inaugurato il nuovo co housing
È stato inaugurato sabato 2 agosto il nuvo cohousing a Codigoro. Un appartamento ristrutturato per sei giovani con disabilità pronti a sperimentare un nuovo livello di autonomia, un lavoro di squadra lungo due anni. È ufficialmente nato in via Engels il nuovo progetto di ASP del Delta Ferrarese, realizzato grazie ai fondi della Missione 5 – Componente 2 – Linea di investimento 1.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dedicata alla promozione di percorsi di vita indipendente e di de-istituzionalizzazione.
Il finanziamento – pari a 434.000 euro, di cui 240.000 destinati ai lavori – è stato trasferito dal Comune di Codigoro ad ASP del Delta Ferrarese, che ha attivato un tavolo di coprogettazione insieme con CIDAS, cooperativa Girogirotondo e associazione Più Felici, per dare forma a un progetto capace di unire visione, concretezza e prossimità. L’appartamento, donato al Comune di Codigoro da un cittadino senza eredi e situato nel cuore della cittadina è stato assegnato ad ASP in comodato d’uso e completamente ristrutturato: nuovi impianti, infissi, due bagni, intonaci interni ed esterni e arredi funzionali per accogliere sei tra ragazzi e ragazze con disabilità, individuati attraverso un percorso attento e personalizzato.
“Negli ultimi anni abbiamo ascoltato in profondità i bisogni delle famiglie: le risposte classiche, quelle più tradizionali, non erano più sufficienti. Abbiamo constatato la necessità di strutturare risposte nuove, capaci di accompagnare i ragazzi verso una vera autonomia”, spiega Fany Scalambra, Referente Area Disabili di ASP del Delta Ferrarese. “Grazie al PNRR abbiamo potuto costruire una risorsa ex novo, pensata per giovani con buone autonomie ma provenienti da contesti familiari fragili – aggiunge Scalambra –. Abbiamo seguito tutte le indicazioni previste dal PNRR con grande rigore: corsi di sicurezza, tirocini, percorsi individuali. I sei giovani che oggi vivono (o stanno per entrare) nel cohousing sono stati seguiti passo dopo passo, in collaborazione con le famiglie e con un’équipe multidisciplinare”.
Il progetto è stato avviato nel 2022 e ha previsto un lungo lavoro di accompagnamento educativo e amministrativo: regolarizzazione delle posizioni legate alla legge 104, alla diagnosi funzionale prevista dalla legge 68/99, all’iscrizione al Centro per l’impiego. Contemporaneamente, sono stati avviati gli inserimenti graduali: attualmente sono quattro i ragazzi già residenti, mentre gli ultimi due stanno partecipando alle attività comuni cominciando già anche con qualche pernottamento.
Le giornate nel cohousing sono accompagnate da educatori e assistenti familiari, con reperibilità notturna attiva e una forte attenzione alla cura di sé e alla vita comunitaria. I giovani ospiti seguono attività fisica regolare (camminate, bicicletta, piscina), incontri con associazioni del territorio, educazione alimentare e formazione all’economia domestica. Uno dei primi ragazzi inseriti – racconta Scalambra – ha già intrapreso un’esperienza di lavoro autonomo, a conferma della forza trasformativa del progetto”.
“Siamo profondamente orgogliosi di investire in soluzioni innovative e personalizzate, che mettono al centro le persone e generano valore per tutta la comunità – dichiara la Direttrice Angela Petrucciani –. Questo cohousing è il simbolo di una cura che evolve, capace di cogliere i bisogni che emergono dal territorio e trasformarli in percorsi di autonomia reale. È questo lo sguardo che vogliamo avere sul futuro: attento, concreto e condiviso”
Ultimi articoli
Sabato 2 agosto inaugura il nuovo cohousing di Codigoro
Sabato 2 agosto, alle 10.30 in via Engels a Codigoro inaugurerà il cohousing promosso da ASP del Delta Ferrarese e realizzato grazie ai fondi della Missione 5 – Componente 2 – Linea di investimento 1.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dedicata alla promozione di percorsi di vita indipendente e di de-istituzionalizzazione.
Sei i ragazzi che accoglierà – 4 quelli che già ci vivono –, protagonisti di un percorso progressivo di autonomia: un progetto innovativo per rispondere a un bisogno emergente.
Il finanziamento – pari a 434.000 euro, di cui 240.000 destinati ai lavori – è stato trasferito dal Comune di Codigoro ad ASP del Delta Ferrarese, che ha attivato un tavolo di coprogettazione insieme con CIDAS, cooperativa Girogirotondo e associazione Più Felici, per dare forma a un progetto capace di unire visione, concretezza e prossimità.
Ultimi articoli
IMPORTANTE per selezioni per il Servizio Civile Regionale 2025 progetto “Generazioni di Risorse”
Le selezioni per il Servizio Civile Regionale 2025 progetto “Generazioni di Risorse” sono indette il giorno martedì 29 luglio 2025 presso sede di Asp Del Delta Ferrarese Viale della Resistenza 3/a Codigoro dalle ore 10:00.
I candidati sono pregati di presentarsi muniti di documento di riconoscimento in corso di validità, codice fiscale e CV se non allegato alla domanda, nell’ordine di seguito:
ID domanda 1959 ore 10:00
ID domanda 1999 ore 10:30
ID domanda 2015 ore 11:00
ID domanda 2115 ore 11:30
Si rende noto che al/alla candidato/a ID 2015 è stato accordato parere favorevole a svolgere il colloquio di selezione on-line.
Trattandosi di selezione pubblica il link ha validità temporale pari al tempo di tutti i colloqui.
Per eventuali chiarimenti rivolgersi a Borgiani Cecilia 0533 728611
Ultimi articoli
Approvato il bilancio sociale 2024
C’è una parola che attraversa ogni gesto, ogni scelta, ogni progetto raccontato nel Bilancio Sociale di ASP del Delta Ferrarese: cura.
Cura che non è solo assistenza, ma è attenzione, relazione, ascolto, valore. Valore che non si misura soltanto nei numeri, ma si riconosce negli sguardi, nelle voci, nei legami che ASP del Delta Ferrarese ha saputo costruire nel tempo, insieme alle persone e per le persone. Il valore che ogni giorno produciamo non sta solo nei servizi erogati, ma nella trasformazione silenziosa che questi servizi generano nei contesti di vita.
Cura è ciò che anima le operatrici e gli operatori che ogni giorno, nei sei comuni del nostro territorio, tessono una rete solida tra servizi sociali, sanitari, scolastici e familiari. È ciò che guida i nostri percorsi con minori, anziani, persone con disabilità, famiglie vulnerabili, giovani in cerca di spazi sicuri, adulti in condizione di marginalità.
Per noi, la cura è generativa: crea autonomia, rafforza comunità, costruisce futuro. Non è un’azione isolata, ma un processo collettivo. Richiede alleanza tra enti pubblici, terzo settore, cittadinanza attiva. Richiede visione, competenze, coraggio.
E così, in questo bilancio sociale, vogliamo raccontare in servizi quello che il bilancio consuntivo esprime con le cifre.
I numeri di ASP
Un valore della produzione di 8.871.649 euro incrementando i servizi rispetto agli anni precedenti senza incrementare i trasferimenti a carico dei Comuni, perché abbiamo utilizzato risorse europee con fondi PNRR, dal Fondo Povertà e da risorse statali e regionali.
45 posti accreditati in una struttura per anziani non autosufficienti, 24 posti in un centro diurno per persone con disabilità e 11 posti residenziali accreditati per adulti con disabilità.
Minori e famiglie in carico al servizio sono in incremento rispetto al 2023. Nel 2024 sono 532 i minori in carico per un impegno costante degli assistenti sociali su azioni a sostegno alla genitorialità, prevenzione del disagio, attivazione di supporti al domicilio e una stretta relazione con il Tribunale ordinario e dei Minori.
Forte è la nostra propensione alla presa in carico della disabilità. Sono 206 le persone con disabilità per cui eroghiamo i nostri servizi, grave disabilità adulta, disabilità acquisita ma anche quella che trova risposte innovative in servizi per il tempo libero, la vita indipendente, laboratori socio occupazionali, co housing.
Il territorio si caratterizza per una popolazione anziana in incremento dove non autosufficienza e solitudine si interscambiano e a volte si susseguono l’una all’altra. 998 progetti attivi volti alla residenzialità, alla cura, all’assistenza domiciliare, alla consegna di pasti al domicilio, a risposte di abitare supportato. Accompagniamo la scelta di amministratori di sostegno o richieste di contributi là dove le sole risorse economiche dell’anziano non bastano per una vita dignitosa, dentro o fuori la casa familiare. Promuoviamo interventi a favore di adulti, spesso in forte difficoltà economica, in grave marginalità, alla ricerca di un’occupazione e di un sostegno economico anche temporaneo, di un percorso per uscire dalla dipendenza.
In questo quadro di bisogni abbiamo attratto risorse per ampliare i nostri servizi, soprattutto risorse PNRR, che ci hanno fatto concentrare su percorsi di supervisione per i lavoratori e la lavoratrici per la prevenzione del burn out; progetti di vita indipendente e autonomia lavorativa per disabili – rispondendo a questo tema con un appartamento ristrutturato che presto ospiterà sei persone con disabilità in un nuovo percorso di crescita individuale e collettiva –; progetti di stazione di posta, housing temporaneo, unità di strada e pronto intervento sociale a favore della grave marginalità adulta.
Ultimi articoli
SELEZIONI SCR 2025 - 29 luglio 2025
Le selezioni per il Servizio Civile Regionale 2025 progetto “Generazioni di Risorse” sono indette il giorno 29 luglio 2025 presso sede di Asp Del Delta Ferrarese Viale della Resistenza 3/a Codigoro.
I candidati sono pregati di presentarsi nell’ordine di seguito:
ID domanda 1959 ore 10:00
ID domanda 1999 ore 10:30
ID domanda 2015 ore 11:00
ID domanda 2115 ore 11:30
I candidati sono invitati a presentarsi muniti di documento di riconoscimento in corso di validità, codice fiscale e CV se non allegato alla domanda.
Dette pubblicazioni hanno valore di notifica a tutti gli effetti di legge.
Per eventuali chiarimenti/ informazioni contattare Borgiani Cecilia 0533-728611































