È stato inaugurato sabato 2 agosto il nuvo cohousing a Codigoro. Un appartamento ristrutturato per sei giovani con disabilità pronti a sperimentare un nuovo livello di autonomia, un lavoro di squadra lungo due anni. È ufficialmente nato in via Engels il nuovo progetto di ASP del Delta Ferrarese, realizzato grazie ai fondi della Missione 5 – Componente 2 – Linea di investimento 1.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dedicata alla promozione di percorsi di vita indipendente e di de-istituzionalizzazione.

Il finanziamento – pari a 434.000 euro, di cui 240.000 destinati ai lavori – è stato trasferito dal Comune di Codigoro ad ASP del Delta Ferrarese, che ha attivato un tavolo di coprogettazione insieme con CIDAS, cooperativa Girogirotondo e associazione Più Felici, per dare forma a un progetto capace di unire visione, concretezza e prossimità. L’appartamento, donato al Comune di Codigoro da un cittadino senza eredi e situato nel cuore della cittadina è stato assegnato ad ASP in comodato d’uso e completamente ristrutturato: nuovi impianti, infissi, due bagni, intonaci interni ed esterni e arredi funzionali per accogliere sei tra ragazzi e ragazze con disabilità, individuati attraverso un percorso attento e personalizzato.

“Negli ultimi anni abbiamo ascoltato in profondità i bisogni delle famiglie: le risposte classiche, quelle più tradizionali, non erano più sufficienti. Abbiamo constatato la necessità di strutturare risposte nuove, capaci di accompagnare i ragazzi verso una vera autonomia”, spiega Fany Scalambra, Referente Area Disabili di ASP del Delta Ferrarese. “Grazie al PNRR abbiamo potuto costruire una risorsa ex novo, pensata per giovani con buone autonomie ma provenienti da contesti familiari fragili – aggiunge Scalambra –. Abbiamo seguito tutte le indicazioni previste dal PNRR con grande rigore: corsi di sicurezza, tirocini, percorsi individuali. I sei giovani che oggi vivono (o stanno per entrare) nel cohousing sono stati seguiti passo dopo passo, in collaborazione con le famiglie e con un’équipe multidisciplinare”.

Il progetto è stato avviato nel 2022 e ha previsto un lungo lavoro di accompagnamento educativo e amministrativo: regolarizzazione delle posizioni legate alla legge 104, alla diagnosi funzionale prevista dalla legge 68/99, all’iscrizione al Centro per l’impiego. Contemporaneamente, sono stati avviati gli inserimenti graduali: attualmente sono quattro i ragazzi già residenti, mentre gli ultimi due stanno partecipando alle attività comuni cominciando già anche con qualche pernottamento.

Le giornate nel cohousing sono accompagnate da educatori e assistenti familiari, con reperibilità notturna attiva e una forte attenzione alla cura di sé e alla vita comunitaria. I giovani ospiti seguono attività fisica regolare (camminate, bicicletta, piscina), incontri con associazioni del territorio, educazione alimentare e formazione all’economia domestica. Uno dei primi ragazzi inseriti – racconta Scalambra – ha già intrapreso un’esperienza di lavoro autonomo, a conferma della forza trasformativa del progetto”.

“Siamo profondamente orgogliosi di investire in soluzioni innovative e personalizzate, che mettono al centro le persone e generano valore per tutta la comunità – dichiara la Direttrice Angela Petrucciani –. Questo cohousing è il simbolo di una cura che evolve, capace di cogliere i bisogni che emergono dal territorio e trasformarli in percorsi di autonomia reale. È questo lo sguardo che vogliamo avere sul futuro: attento, concreto e condiviso”