CASA E BOTTEGA – RISTORAZIONE INCLUSIVA: VI ASPETTIAMO!

 Ha aperto Casa e Bottega – Ristorazione inclusiva, il locale in via Canale Ippolito 16/A a Caprile di Codigoro gestito dai giovani con disabilità del progetto di Asp “Vivere e coltivare autonomie”. In questa fase iniziale il locale sarà aperto a pranzo dal lunedì al venerdì solo su prenotazione (il numero da chiamare è 334-8427905). Anche il servizio catering sarà disponibile dal lunedì al venerdì in orario di laboratorio (dal mattino sino a metà pomeriggio). Si procederà per step e, mano a mano che l’attività si consoliderà e i ragazzi si sperimenteranno, l’offerta sarà ampliata, sino a tenere aperto il ristorante dal lunedì al venerdì.

“Vivere e coltivare autonomie” è stato avviato due anni fa a partire da un una valutazione dei servizi sociali. Negli ultimi anni negli utenti in carico al Servizio Sociale Professionale di Asp del Delta Ferrarese e nelle loro famiglie è cresciuta la necessità di implementare il numero dei servizi a loro dedicati per migliorare la qualità di vita anche costruendo nuove opportunità lavorative. Questa esigenza è particolarmente sentita nella fascia dei giovani (età 20-40 anni), che presentano disabilità medio lievi o anche gravi e con profili non adeguati alle risorse presenti sul territorio, e che necessitano di interventi innovativi per mantenere e incrementare le competenze e le autonomie personali.

Ed ecco l’idea di un laboratorio formativo rivolto a un gruppo di giovani adulti con disabilità nei locali della Locanda di Caprile. Scopo del progetto, la cui gestione è stata affidata da Asp alla Cooperativa Sociale CIDAS, assicurare il mantenimento e il potenziamento dell’autonomia della vita quotidiana, agevolando loro l’ingresso al mondo del lavoro a partire da un ambiente protetto. I giovani, tutti residenti nei Comuni del Delta Ferrarese, hanno avuto occasione di sperimentare la gestione di una cucina, l’attività di sala, la coltivazione di un orto. Il progetto è partito nel mese di maggio 2021. Inizialmente il gruppo era composto da 10 ragazzi, ora siamo arrivati a 15: fin da subito la gestione del bar e del ristorante è stata affidata loro, con la guida e il supporto di assistenti personali competenti per raggiungere l’autonomia delle singole attività. Il gruppo si è diviso naturalmente fra attività orticole e di addestramento alla ristorazione: si è cercato di seguire le volontà e le attitudini di ognuno, pur mantenendo momenti con gruppi misti per sollecitare l’interesse anche nelle attività meno desiderate.

Dopo questi mesi di formazione – condotti con successo anche grazie alla collaborazione dei familiari –, i ragazzi sono ora pronti a occuparsi personalmente sia della preparazione di cibi e bevande, sia del servizio in sala. “Spesso si pensa che le persone con disabilità non siano in grado di scegliere, si pensa a loro come a persone da accudire tutta la vita, che difficilmente si potranno inserire appieno in un contesto di vita cosiddetto normale – spiega Asp del Delta Ferrarese –. Questo progetto punta proprio all’autonomia e all’indipendenza dei ragazzi: fare sempre più cose da soli, acquisire una sempre maggiore consapevolezza delle proprie risorse e delle proprie abilità. Investiamo a favore della disabilità ascoltando la voce dei diretti interessati e delle Associazioni. Proviamo a cercare sacche di solitudine e di isolamento per far emergere nuovi e vecchi bisogni, per portare in questo territorio possibilità concrete di autonomia abitativa e lavorativa per le persone con disabilità, stimolando la nascita e la crescita di servizi innovativi disegnati ad hoc sulle persone”.

 Lo staff

“Ho quasi 27 anni, sono un grande fan di Albano – esordisce Marco Telloli –. Frequento il laboratorio da un anno e mi occupo un po’ di tutto: cucina, bar, ma la mia preferita è la sala. Mi piacer servire le persone, possono fare nuove conoscenze e anche scherzare! Adoro preparare caffè e cappuccini, mi piacerebbe imparare a realizzare i disegni con la schiuma del latte. Il mio sogno più grande? Lavorare con Buddy Valastro, il Boss delle torte degli Stati Uniti: per ora mi alleno con crostate e ciambelle”.

“Io mi occupo della cucina, della sala e anche dell’orto, il mio spazio preferito: amo stare all’aperto”. Esordisce così Alessia Bellini, 37 anni, nel laboratorio da gennaio 2022. “Mi piace molto anche fare la cameriera, non vedo l’ora di cimentarmi in questa nuova avventura. All’inizio ero un po’ intimorita ma poi, dopo aver conosciuto l’ambiente, gli operatori e i ragazzi ha avuto modo di costruire un rapporto con tutti loro, che ora sono anche amici e con i quali ci frequentiamo anche fuori dal laboratorio. Per questo voglio ringraziare gli operatori, che mi hanno accolta e insegnato tante cose nuove. Come il catering: in quelle occasioni sono sempre emozionata, sono esperienze che non dimenticherò mai. Non sono abituata a ricevere tanti complimenti! E chissà come lo sarà quando ci sarà tanta gente qui a Casa e Bottega: speriamo solo non mi cada qualche pizza!”.

“Io ho 23 anni e ho frequentato l’istituto alberghiero – spiega Bartek Farinella –. Sono addetto alla cucina, tra piadine, dolci e caffè. Mi occupo anche delle pulizie. Mi piacciono i catering – perché ricevo un sacco di complimenti – e anche apparecchiare: già me ne occupavo a casa, ma qui il tutto avviene in maniera molto più professionale! Gli altri ragazzi dello staff sono anche miei amici, e c’è anche un’amicizia molto speciale – arrossisce –. Io sembro timido, ma da quando sono qui mi sento molto più sicuro di me!”.

Poi c’è Francesca Ferrari, coinvolta nell’avventura sin dall’inizio: “Mi piace stare qui in compagnia: anche se qualche volta bisticciamo poi facciamo subito pace. Prima di abitare a Bosco Mesola stavo a Massafiscaglia: non pensavo avrei trovato un’opportunità come questa. Adesso che apre il ristorante spero di non essere sempre impegnata: ci tengo ad avere i weekend liberi!”.

Come Francesca, anche Ronald Cespedes (28 anni) è a Caprile dall’inizio del progetto: “I colleghi con il tempo sono diventati amici. La mia postazione preferita è dietro al bancone, dove posso muovermi più liberamente e in autonomia. Sogno, infatti, di diventare un esperto di caffè e cappuccini”.

E poi c’è Giulia Bonafè, 22 anni di Bosco Mesola: “Sono arrivata a Caprile una volta finita la scuola: Francesca e Ronald li conoscevo già. Mi piace lavorare e stare in compagnia, stando qui ho imparato un sacco di cose: a fare pizzette, dolci, torte, piadine… E anche tanti caffè! In Casa e Bottega vorrei lavorare come cameriera, ma ogni tanto anche in cucina alla preparazione dei piatti”.

Marco, Alessia, Bartek, Francesca, Ronald e Giulia sono solo alcuni dei ragazzi dello staff di Casa e Bottega. Insieme ai colleghi, sono molto emozionati ma anche prontissimi per affrontare questa nuova avventura.